Quando viaggiamo, amiamo assaggiare e testare i prodotti tipici e le specialità rinomate del luogo in cui siamo. Il senso del gusto è uno di quelli che, una volta rientrati a casa, amiamo esercitare, riproponendo, dove riusciamo e possiamo, alcune ricette che impariamo a conoscere nei nostri viaggi. Il bello è proprio questo, alcuni piatti tipici di posti visitati, entrano a pieni voti nel nostro menu o comunque proviamo a farli nostri.
Tra questi c’è sicuramente l’arroz al horno (imparato a cucinare a Valencia) , le tortillas di patate, gli spazle tedeschi, il cous cous , la paella, ma soprattutto tra le bevande, il nostro cocktail preferito è diventato HUGO, di cui, fino all’anno in cui siamo stati in Trentino Alto Adige con Giulia di 8 mesi, non sapevo neanche l’esistenza.
Hugo è un aperitivo poco alcolico, a base di prosecco, sciroppo di fiori di sambuco, selz e foglie di menta. Assaggiato in Trentino, precisamente a Vipiteno per la prima volta, rientrati a casa e scoperto che all’Ikea vendono lo sciroppo di sambuco è stato facile riproporlo ogni qualvolta si fa aperitivo a casa!! Ne andiamo matti!!
Chi mi segue sulla pagina facebook, sa che in questi giorni mia madre ha raccolto nei prati un quintale di fiori di sambuco… lei, ogni primavera che si rispetti, (come da tradizione della nonna) sforna un pane tipico siciliano, chiamato cudduredda, impastato con i fiori di sambuco. Io lo adoro, mi riporta a me piccolina che impasto il pane con la nonna. Mi ricorda il tempo di me bimba, il profumo mi fa tornare dritta dritta fra le braccia di nonna e ricordo perfettamente le sue mani che impastano. Cavoli.
Ma torniamo a noi. Quintali di fiori di sambuco con i quali mamma ha fatto il pane per tutti ma ne è rimasto parecchio e quindi mi dice “prova a fare le frittelle!” … si si, le frittelle le ho fatte… ma mentre le preparavo ho avuto un flash… e se provassi a preparare anche il mio amato sciroppo di Sambuco??
Detto.. fatto. Vi lascio la ricetta del mio esperimento!
e’ semplicissimo e veloce da preparare (se l’ho fatto io credetemi ), vi servono:
- fiori di sambuco (25/30 mazzetti)
- 500gr di zucchero
- 2/3 limoni
- 1 litro d’acqua
Per prima cosa mettete in un recipiente i fiori (puliti) a bagno nell’acque, succo di limone e le bucce (togliete però la parte bianca perchè rimane amara). Lasciate macerare per 48 ore e poi filtrate il liquido.
Mettete in una pentola dove aggiungerete lo zucchero, mettete sul fuoco fino a quando non si sarà sciolto lo zucchero. Imbottigliate in bottiglia di vetro e conservate in frigo.
Sciroppo pronto! non vi resta che prepararvi il vostro aperitivo.
Un calice di Hugo si prepara così:
40% di Prosecco
40% di selz o acqua gassata
20% di sciroppo di sambuco
Foglie di menta e cubetti di ghiaccio come se piovesse e voilà..
cin cin! Brindiamo ai viaggi futuri!!
9 comments
Non conoscevo Hugo! Leggendo gli ingredienti forse qual anno fa l’ho proprio assaggiato.
Anche a me piace tanto riproporre le ricette una volta tornata a casa
Ho conosciuto questo aperitivo l’estate scorsa alle Maldive… mi è piaciuto subito!
Hugo alle maldive??? Noi in gh non avevamo neanche le birre 😉
Bono Hugo, non lo conoscevo. Io pure amo assaggiare in giro e provo a rifare le cose che più mi piacciono a casa. In generale amo il curry e la cucina etnica anche se non sono mai stata in zona Thailandia… Il giorno che andrò impazzirò di gioia!
Il tocco della mamma siciliana che prepara il pane è meraviglioso! Salutami la tua mamma!
Grazie Chiara! Anche dalle tue parti si fa questo pane tipico?
Eh sì, Hugo è proprio buono!
Dai, spettacolo! Devo assolutamente provare! Che dolce aiutante che avevi 😉