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Dormire in una masseria in Puglia e visitare la valle d’Itria

by Piedini in Viaggio

Quest’estate ci ha portato in Puglia, ci siamo rilassati al mare, abbiamo fatto un giro ad Alberobello sotto il solleone, abbiamo cenato dopo una splendida passeggiata a Ostuni ma soprattutto fatto l’esperienza di dormire in una masseria dal sapore antico. Ma andiamo per ordine e vi racconto tutto.

Quest’estate è partita un pò in sordina. E’ l’estate del piano B, l’estate dell’Italia per la maggior parte di noi, l’estate della speranza che le cose stiano migliorando. Ed è stata un pò diversa da come l’avevamo progettata per tanto tempo, infatti, nei giorni in cui sarei dovuta tornare dal bellissimo viaggio (uno dei miei sogni) che rimane posticipato a tempi migliori, quello in Marocco, siamo partiti per la Puglia e precisamente per la regione chiamata Valle d’Itria.

Complice una coppia di amici con pargoli (con cui abbiamo già condiviso il viaggio a Zanzibar ) ci siamo decisi per la Puglia e in pochi giorni e anche all’ultimo, cosa che non facciamo praticamente mai! Questo però ci han permesso di beccare una super offerta stracciata in un albergo aperto da soli due anni proprio fronte mare, e ce la siamo goduta alla grande. Nel frattempo è nata la voglia di passare una notte in una masseria, dopo la settimana relax, per tuffarci al meglio nella tradizione pugliese e respirare un pò d’aria dei tempi passati.

La settimana relax, e stavolta devo proprio dire nel vero senso della parola, l’abbiamo trascorsa a Castellaneta Marina (Ta).

 

il nostro primo incontro al mare – al tramonto

 

 

 

 

 

 

 

Il nostro albergo, Blank Hotel, di recente costruzione ha risposto a tutte le nostre necessità, per una settimana siamo stati coccolati e ci siamo riposati alla grande e i nostri bimbi (erano un gruppetto di 6 bimbi) divertiti. Lo sapete anche voi che i bimbi quando sono in gruppetto si gestiscono meglio? ogni tanto c’è il litigio e la scaramuccia ma direi che i nostri esperimenti stanno funzionando e noi grandi ci siamo potuti concedere qualche minuto in più sullo sdraio.

L’albergo era molto pulito, nuovo e molto comodo per andare al mare, bastava attraversare la strada che si era già sulla passeggiata sul  mare. Inoltre ha una piscina davvero d’effetto dove i bimbi spesso nel pomeriggio ci passavano le ore. I nostri giorni relax sono passati molto veloci purtroppo e l’ultimo giorno ci siamo diretti alla masseria.

 

Che cos’è una Masseria?

Un insieme di edifici rurali adibiti ad abitazioni, ricovero animali e supporto per i titolari di aziende agricole tipiche dell’Italia Meridionale; il termine deriva proprio dalla parola “masserizie” (mobili, attrezzi di uso agricolo, depositi granari, depositi di alimenti per le persone e per gli animali) che venivano conservate e protette all’interno di grandi, tipiche costruzioni in pietra e/o in mattoni, dove vivevano Imprenditori agricoli, Proprietari di aziende agricole, contadini e pastori.

In Puglia e soprattutto nell’area della Valle d’Itria sono sopravvissute,  spesso in abbandono, ma dagli anni ’90 ai giorni d’oggi sono sempre più frequentemente restaurate e usate come aziende agrituristiche, sono di proprietà di privati e rinascono come agriturismi e bed & breakfast. Questo permette di salvare dei veri e propri monumenti storici e non perderne il valore, ne deriva un’esperienza che consigliamo davvero di provare per sentirsi catapultati in un’atmosfera d’altri tempi, pur non rinunciando ai confort della vita moderna. Un’esperienza indimenticabile!

 

La spettacolare piscina tra gli ulivi

La nostra stanza

La masseria che ci ha ospitati, Masseria Relais del Cardinale, è proprio come l’avevo immaginata, una tipica masseria pugliese, dai colori accesi, circondata da una tenuta di ulivi che ha le sue origini  fin dal ‘700.  Appena si varca il cancello, il lungo viale alberato ti trasporta subito in tempi passati, tra profumi e colori di un tempo ma ancora attuali.

Abbiamo dormito una sola notte in masseria, appena arrivati, ci siamo tuffati nella piscina, maestosa, meravigliosa, tra i campi di ulivi e dopo aver nuotato fino all’ultimo minuto, preso uno spritz tutti assieme come aperitivo in riva alla piscina, ci siamo cambiati e abbiamo raggiunto Ostuni per cena.

 

Cosa abbiamo visto in questi due giorni che sono volati?

 

  • Ostuni – la città bianca

Ostuni affascina per i suoi colori, per la sua posizione, per le sue mura e per l’atmosfera tipica.

Noi purtroppo siamo arrivati un pò tardino per fare le classiche foto ma arrivati in tempo per una cena tipica in un vicoletto nascosto e passeggiare dopo cena fra i banchetti e la piazzetta piena di turisti, cantanti di piano bar e un’atmosfera che ci ha trasportato indietro nel tempo, pareva di essere in un film d’altri tempi con la colonna sonora anni ’60.

i vicoletti di Ostuni

 

  • Lo zoosafari di Fasano

Il giorno dopo, una colazione loculliana a base di torte appena sfornate, cornetti, marmellate fatte in casa e di tutto di più ci ha permesso di affrontare al meglio la giornata impegnativa! La masseria si trova a pochi km da Fasano e come non potevamo non accontentare i 6 bimbi del nostro gruppo portandoli al famoso zoosafari tanto decantato?

Lo zoosafari è stata una bella esperienza, gli animali sono tenuti bene e hanno ampi spazi per loro e per muoversi. Noi abbiamo fatto il biglietto per il solo Safari Park (accanto c’è Fasanolandia ma abbiamo volutamente saltato per dedicare il pomeriggio alla visita di Alberobello).

Il Safari noi non l’avevamo ancora provato e vi assicuro che i bimbi sono impazziti! Uniche regole erano tenere i finestrini chiusi (assolutamente vietato soprattutto in alcune aree, immaginate bene il motivo) e non sostare con il veicolo se non per pochi secondi per scattare qualche foto per non creare file e altri problemi con gli animali.

Durante tutto il percorso, obbligato e suddiviso in zone, è controllato da personale attento. All’entrata ci sono daini e cervi, per poi proseguire con leoni, tigri, elefanti.

Lama, struzzi, cammelli e dromedari, ma anche scimmiette, i maestosi ippopotami e la simpatica giraffa che con la sua lingua blu sbirciava nel finestrino in cerca delle carote! Guidando ci si immerge e si entra a far parte di veri e propri branchi che spesso si accostano alle auto in cerca di una carezza e di cibo, come le zebre! abbiamo potuto notare da vicino anche i cuccioli che hanno il mantello non ancora bianco nero ma bruno.

Incluso nel nostro biglietto ( a mio avviso un pò caro! Adulti 28 euro, bimbi 22, meno di 4 anni e fino a un metro di altezza gratuito) c’è una corsa sul Metrozoo , un trenino che vi porta fino al lago dei grandi mammiferi, dove potete vedere gli orsi bruni e l’orso bianco. Oltre che le scimmie e un leone marino. A fine percorso c’è anche un rettilario e una corsa con un trenino all’interno di uno spazio dedicato ai macachi.

                                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La zebra con il piccolino

 

  • la magia dei vicoli di Alberobello

Alberobello anche se per poche ore non potevamo perderla. Noi ci eravamo stati parecchi anni fa con Giulia di pochi mesi ma ho pensato di portarli per far scoprire loro la magia di questo posto che sembra uscito da un cartone animato. In effetti, possiamo dire sia il contrario, un cartone animato è stato ambientato proprio nella terra dei trulli, ditemi che lo conoscete anche voi! ai miei bimbi è sempre piaciuto, ambientato in Puglia, con i bimbi che cucinano ricette tipiche mediterranee e hanno un cappello che finisce a punta come i trulli e i loro inconfondibili simboli. (Trulli tales il nome del cartone se non lo conoscete).

Non appena siamo arrivati già erano estasiati e noi pure, nonostante il caldo ovviamente, perchè giustamente siamo arrivati in orario di pranzo e belli affamati. Dopo un piccola e rumorosa pausa nella piazzetta con vista trulli, dove ci siamo gustati una birra fredda artigianale al miele e un tagliere dalle mille bontà del luogo, ci siamo immersi tra i vicoli in cerca dei trullallero (i personaggi del cartone!).

 

 

Per visitare Alberobello e la magia dei trulli non basta un pomeriggio e soprattutto un pomeriggio al caldo. Sarebbe stato meglio fermarci qualche giorno e girare con calma, ma meglio di niente, non trovate? Pensate che è stata una tappa aggiunta all’ultimo e direi che siamo contenti di esserci passati!

La nostra vacanza è continuata dai nonni a Napoli ma non siamo stati fermi a riposare..no no.. scoprite qui dove siamo stati!

 

Come procede la vostra estate alternativa (chiamiamola cosi’) ? raccontatecelo nel gruppo delle famiglie viaggiatrici così condividiamo le vostre esperienze!!

 

 

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