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Palermo: weekend indimenticabile! sole, mare, arte e street food

by Piedini in Viaggio
Cattedrale Palermo

L’ultima volta che ho visitato Palermo, ero una ragazza neo laureata in cerca solo di divertimento e spensieratezza. Ricordo molto poco della città, ma solo le mille passeggiate fatte in centro e qualche monumento visto rigorosamente da fuori e i mille dolci assaggiati. Ero partita sola e sono andata a trovare per pochi giorni un’amica che studiava all’Università di Palermo, la mia stessa facoltà, Lingue e letterature straniere.

Dopo 18 anni ci sono tornata, sempre in solitaria ma stavolta ho cercato di visitare il più possibile.

La compagnia aerea Ryanair o la si odia o la si ama, io sono per la seconda. Molti dei miei viaggi li devo a loro tariffe super scontate e a prezzi davvero imbattibili che mi hanno portata a visitare tantissime città che forse non avrei preso neanche in considerazione.

Stavolta il prezzo era allettante, con 27 euro andata e ritorno riuscivo a farmi un weekend lungo, da sabato a lunedi, con orari decenti (non di quelli che ti devi svegliare a orari improponibili) e soprattutto… cosa da non poco, con partenza dalla mia città, Torino. Potevo non approfittarne?

Per la prima volta un viaggio come quando da ragazza giravo per le vie di città sconosciute, ammirando la bellezza dei palazzi e delle Chiese, senza nessun bimbo a seguito che fermasse i miei passi, con i miei ritmi, le mie sole decisioni sul cosa vedere e cosa fare, sulla libertà del viaggiare in solitaria. Non prendevo un aereo da due anni precisi, l’ultimo nostro viaggio all’estero è stato il nostro viaggio di gruppo in Egitto , per cui potete ben immaginare quanto io fossi emozionata.

Ma veniamo a noi, in tre gg sono riuscita a fare tantissime cose!!

 

Come girare in città – il monopattino Bit mobility

Se mi avete seguita sui social avrete visto che in questo viaggio mi sono cimentata con questo mezzo di trasporto che ormai dilaga in tutte le città. Sono sincera nel dirvi che ero un po’ scettica e pensavo di trovarmi in difficoltà non avendolo mai usato e invece… me ne sono innamorata!! Ho noleggiato un monopattino Bit mobility.

Attraverso l’applicazione precedentemente scaricata e abbinata al proprio conto corrente, si può cercare il monopattino più vicino per attivarlo, e grazie al barcode procedere all’inizio del noleggio.

Il monopattino è semplicissimo da utilizzare e comodo per girare in città ma soprattutto dimezza i tempi per spostarsi da una parte all’altra per visitare il più possibile, senza tralasciare l’aspetto eco sostenibile, non inquina, non fa rumore ed è divertente!

lungomare Palermo – La Cala

 

Chiese e monumenti da non perdere

Palermo è rinomata per la moltitudine di Chiese che potete incrociare passeggiando. Un mix di stili artistici che spaziano dall’arabo-normanno al barocco, dal medievale al bizantino, dal gotico al rinascimento. Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta e di certo non vi annoierete!!

Ce ne sono davvero molte ed ognuna di esse meriterebbe una visita, anche se non sempre è possibile dedicare la giusta attenzione a questo vasto patrimonio artistico, specie se si hanno pochi giorni per visitare la città.

  • In pieno centro storico, la chiesa più importante e rappresentativa della città di Palermo, ovvero la Cattedrale, capolavoro in stile arabo-normanno e patrimonio UNESCO. La sua facciata imponente, voluta dall’arcivescovo Gualtiero Offamilio, non passa di certo inosservata. Al suo interno sono custodite le tombe reali e preziosi tesori, oltre che le spoglie della patrona della Città, Santa Rosalia. Una curiosità: la Cattedrale conserva una meridiana incastonata nel pavimento e rifinita in marmo dove sono stati inserirti i segni dello zodiaco. Una lunga barra di ottone lunga 21 metri, da cui attraverso un foro fatto in una cupola della navata laterale destra che proietta il sole lungo l’asse della meridiana. In un pilastro si trova pure incastonata una lapide con un campione italiano del “palmo siciliano”: nella targa c’è scritto che la Meridiana fu dedicata alla pubblica utilità.

particolare della Meridiana con i segni zodiacali

 

 

  • La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, meglio conosciuta come Chiesa della Martorana, è indubbiamente uno dei capolavori assoluti di Palermo. Una chiesa piccola, dalla facciata semplice, ed un interno ricchissimo di mosaici, affreschi e rivestimenti marmorei, capace di mescolare quattro stili diversi, arabo, normanno, bizantino e barocco, non saprete dove guardare! Si trova in Piazza Bellini, in pieno centro storico, circondata da numerosissime bellezze. Non potete perdervela!

  • Di fronte la Chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio si trova un’altra bellissima chiesa, probabilmente una delle più ricche e decorate della città, ovvero la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto. È stata riaperta al pubblico a Maggio del 2016 dopo anni di restauro e finalmente è possibile ammirare l’opulenza degli stucchi, dei marmi e degli affreschi che, in perfetto stile barocco, decorano ogni centimetro quadrato di pareti, pavimenti, colonne, volta e cupole che si trovano all’interno. La Chiesa, dal 1311 al 2014 ha accolto le suore di clausura dell’ordine domenicano. Dal 2017 invece è visitabile come museo d’arte sacra.  Al suo interno, un bellissimo chiostro e la famosa dolceria, dove le antiche ricette delle suore vengono riproposte attraverso una svariata scelta di dolci tipici siciliani. Fate il vostro giro e per finire in bellezza mangiate un dolcino sulle panchine del Chiostro, indimenticabile! Ad oggi, novembre 2021, i tetti della Cattedrale sono chiusi per restauro e quindi siamo saliti sul terrazzo della Chiesa di Santa Caterina. Palermo dall’alto è bellissima, ne vale il biglietto.

 

Dai Tetti di Santa Caterina, su Piazza Pretoria con la Fontana della Vergogna

maioliche ovunque <3

 

interno della Chiesa – intarsi

 

Il Chiostro

  • Palazzo dei Normanni è uno di quei posti che vedendoli da fuori non puoi immaginare quanta bellezza possa essere racchiusa al suo interno. Noto anche come Palazzo Reale, è attualmente sede dell’ Assemblea Regionale siciliana. Il palazzo è inoltre la più antica residenza reale d’ Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia, sede imperiale con Federico II  e Corrado IV e dello storico Parlamento siciliano.  Al primo piano del palazzo, ammirate la Cappella Palatina, un trionfo di colori, ori e magnificenza dove viene raffigurato sul piano architettonico e decorativo, l’incontro tra culture e religioni diverse, poiché furono coinvolte nella sua realizzazione maestranze bizantine, islamiche e latine.

La maestosa Cappella Palatina. Bellezza indescrivibile

  • Non è un monumento, ma l’albero più grande d’Europa lo trovate proprio a Palermo, in Piazza Marina. All’interno del Giardino Garibaldi potrete ammirare un Ficus Macrophylla, alto più di 30 metri e con una circonferenza di 20. Enorme e bellissimo!

la maestosità

Passeggiando per la città non dimenticate il Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, la Fontana della Vergogna in Piazza Pretoria e i quattro canti, piazza all’incrocio tra le due vie principali , via Maqueda e il Càssaro (oggi Via Vittorio Emanuele)

un diverso punto di vista – i 4 canti

 

Teatro Massimo

particola della Fontana della Vergogna

Piazza Bellini

Street food e cucina siciliana

Mangiare a Palermo è un’esperienza mistica che tutti dovremmo provare. In tre giorni ho cercato di assaggiare tutto ciò che vedevo, tra dolce, salato e street food, c’è l’imbarazzo della scelta. Lasciate in stand bye la dieta e gustatevi tutto ciò che la città vi offre.

Ho assaggiato cannoli (il migliore a mio avviso quello della caffetteria Ruvolo in via Maqueda, poco prima dei Quattro Canti) svariate tipologie di dolci a base di mandorle (da I segreti del Chiostro, la dolceria all’interno del Monastero di Santa Caterina).

Per un pranzo vi consiglio di immergervi tra i vicoli di Ballarò e fermarvi a mangiare da Greta’s. Un locale semplice tra i banchi del mercato, dove si respira la tradizione locale siciliana. Frittura di pesce, sarde alla beccafico, polpo ripieno e la caponata. Se invece volete un ristorantino per una cena tipica e davvero ottima, andate da Pipino Rosso, in una traversa di Via Maqueda. (credo che non dimenticherò mai la loro caponata!!) E sua maestà, l’ArancinA? Si, ricordate che qui a Palermo è femminile! Ovunque la potete trovare, io ho voluto godermela davanti al mare, per un pranzo veloce poco prima di lasciare Palermo. Il mio street food preferito? Pane e Panelle,  preso al chioschetto di Nino u Ballerino, ottimo!

street food tra i vicoli di Ballarò

Minna della vergine – monastero Santa Caterina

caponata a Ballarò

il celebre panino Pane e Panelle con aggiunta di crocchette che qui chiamano “cazzilli”

 

Percorsi di memoria

Visitare Palermo porta con se un obbligo morale a mio avviso, non dimenticare le vittime innocenti per mano mafiosa.

Ricordo perfettamente quando al telegiornale sentì parlare per la prima volta di attentato, esplosioni e stragi. Correva l’anno 1992 e si trattava dell’attentato a Capaci dove morì il giudice Falcone e poco dopo fu la volta di Paolo Borsellino. In tv ho spesso visto le immagini di quella voragine, ma vi assicuro che passare nello stesso punto e vedere con i propri occhi è molto diverso. Le mie origini sono per metà siciliane e quella terra, così ferita, così attaccata e rovinata dalla mafia mi fa male. Fa male ascoltare le storie dei palermitani, che raccontano di tante vittime innocenti, ragazzi e anche bambini, morti in quella che negli anni 90, ma non solo, fu una vera e propria mattanza.

Murales dedicato a Falcone e Borsellino – la Cala

Le strade di Palermo sono quindi costellate di punti dove si ricordano episodi di terrorismo.  Dall’aeroporto per arrivare in città, si attraversa il punto della strage di Capaci, dove attualmente due obelischi ricordano le vittime di quel maggio 1992. Il città invece, sono passata a commemorare l’albero d’ulivo posto nel punto di via d’Amelio dove è esplosa l’autobomba destinata al giudice Paolo Borsellino e che poi ha coinvolto tutta la scorta, sotto casa della madre che era andato a trovare in una calda domenica di luglio. Mi sono fatta raccontare la dinamica e la storia di questo ulivo, arrivato da Betlemme in regalo alla madre del giudice, che ha voluto piantarlo come segno di pace e rinascita. Ho avuto poi anche modo di conoscere una realtà molto attiva nel tenere alta la memoria, il movimento delle Agende Rosse di Palermo, che attraverso testimonianze e manifestazioni tiene viva la memoria delle vittime innocenti di mafia.

L’ulivo in Via D’amelio, diventato un vero e proprio punto di ritrovo

 

tu che vieni qui a contemplare ricorda che: non tutti i siciliani siamo mafiosi e non tutti i mafiosi sono siciliani

Fuori dal centro:

Se ne avete la possibilità, concedetevi una giornata poco fuori dal centro città e visitate il bellissimo Santuario sul Monte Pellegrino, dedicato alla patrona di Palermo, Santa Rosalia.

Un Santuario scavato nella roccia, dove nel 1624 sono state ritrovate le ossa della santa. Dal punto panoramico, affacciatevi verso il mare e godetevi la vista spettacolare di un mare blu come pochi, proprio dal punto dove svetta la statua della Santa che protegge con il suo sguardo tutta la città intera.

La facciata esterna del Santuario

 

Santa Rosalia che volge lo sguardo alla sua città

mille sfumature di BLU

Scendendo da Monte Pellegrino, fate una tappa nello splendido borgo marinaro di Mondello, sempre affollato in piena estate, turisti e palermitani che prendono il sole in questo angolo dalle acque cristalline da fare invidia. Io sono stata fortunata e al 15 novembre ho trovato 20 gradi, un mare limpido e tiepido, poca gente in spiaggia e alcuni in acqua.

Lì ho salutato la mia cara Sicilia, sperando di tornarci al più presto.

ArancinA fronte mare

Novembre a Mondello

 

 

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